Quando
arrivarono i suoi primi due racconti, per noi Roberto era un perfetto
sconosciuto.
Avevamo potuto apprezzare, assieme alla buona fattura del suo scrivere,
soprattutto l’incredibile ironia con cui condiva i suoi racconti.
In seguito, complici le sue visite a Maurizio in Malga Sorgazza, lo abbiamo
conosciuto di persona e pian piano siamo diventati amici.
Professore di italiano presso una scuola media, cominciò a frequentare
regolarmente Malga Sorgazza di lunedì (il suo giorno di riposo) per arrampicare
in cascata con Maurizio, il che gli fece guadagnare inizialmente come soprannome
“il barbiere”, proprio perché il lunedì è il tipico giorno di festa dei
barbieri.
Lettore di intraigiarùn
della prima ora, con il tempo Roberto ha continuato a scrivere racconti, ad
inviare recensioni di guide alpinistiche e di falesia, a produrre commenti ai
racconti del nostro sito, diventandone uno dei più puntuali e preziosi
collaboratori.
Della sua passione per
l’arrampicata sportiva e di “chiodatore” di falesie non ha mai fatto
mistero, tanto che è andato anche in Val Malene ad attrezzare un paio di
percorsi proprio di fronte a Malga Sorgazza su quello che oramai è da noi
conosciuto come il “pilastro Avanzini”.
Questa
sua caratteristica peculiare gli ha fatto guadagnare un nuovo soprannome e lo
spirito con cui pratica la falesia si trova ben descritto nel suo racconto “Si
sale nel bosco”.
Racconti
pubblicati:
Ode
(?) agli alpinisti di pianura…
Dov’è
finito il martello?
Da
internet alla realtà
Nuvole
sotto