Scarpette bucate

di Francesco Pompoli

Le scarpette da arrampicata... sono il principale strumento per chi arrampica, si instaura un rapporto di amore-odio difficile da riassumere:  amore per le sensazioni incredibili che ti sanno regalare, quando in aderenza spalmi il piede sul nulla, sulla roccia liscia, e loro miracolosamente ne prendono la forma e ti sostengono, odio perchè se sono nuove ti fanno un male cane e ad ogni sosta ti costringono ad evoluzioni impossibili per togliertele, se invece sono vecchie perdono di aderenza e ti insinuano il tarlo della risuolatura, con tutte le incognite tecniche del caso...
Da Giugno mi dicevo: devo farle risuolare, non tengono più come prima... la punta si andava assottigliando, sempre più, via dopo via, la gomma pelata della suola si era indurita,  ma come si fa ad andare ad Arco in piena estate ?
E allora si continua... finchè su una via dura non ti dici: è l'ultima che faccio con queste scarpe ! Già ne compri un paio nuovo, mica si può stare fermi... però che male le nuove ! E quanti ricordi le vecchie...
Si va a fare la Cassin al Badile, 1200m... come si fa a farla con le scarpe nuove, i talloni ancora doloranti per l'ultima vietta sulla quale le hai provate ? E allora torni a loro, e sul terzo tiro, bagnato, ti scappa un piede e voli da primo... e ti tiri degli accidenti, per la tua testa dura ! Perchè non le ho fatte risuolare ? poi si esce anche da quella via, che più che una via è un viaggio: in fondo... anche per merito loro.
Si torna al lavoro e il Sabato dopo ci si ritrova al freddo, su un diedro di VI, schiodato, ancora con loro ai piedi,ancora a tirare accidenti alla propria testardaggine !
Ma come... ancora loro ?!?
Beh... ieri le ho finite in palestra, un grosso buco dal quale esce un ditone ! Ora dovranno finire a risuolare... FORSE !

Francesco Pompoli

Settembre 2002



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Le mie scarpette, sulla BIASIN al Sass Maor.