ilDolomiti.it 15/04/2024 - Articolo di Luca Pianesi

Enorme frana dalla parete Nord del Pizzo Scerscen (3.970 METRI).
Un milione di metri cubi di materiale su una "lingua" lunga cinque chilometri

L'evento è avvenuto nei Grigioni. La roccia e i detriti sono franati lungo la Val Roseg.
Ora si teme possa crearsi un lago a monte della frana. Un milione di metri cubi di materiale franato a valle e una lingua di detriti ''spalmata'' su una lunghezza di circa cinque chilometri a causa di una grossa frana verificatasi nel massiccio del Bernina, in Engadina.
Fortunatamente l'evento non ha avuto apparentemente gravi conseguenze. Stando alle ultime informazioni, infatti, sembra che non ci siano state vittime o feriti anche se i controlli sono ancora in corso.
Lo scoscendimento si è verificato sul Pizzo Scerscen (che culmina a 3970 metri) verso le 7:00 di mattina, ha dichiarato a Keystone-ATS il sindaco di Samedan (GR), Gian Peter Niggli, confermando le informazioni pubblicate da vari media svizzeri. La roccia è crollata a monte ed è scivolata su una lunghezza di oltre cinque chilometri in Val Roseg 'annerendo' neve e ghiacci.

"Da voli di ricerca non sono emerse persone decedute o ferite", ha affermato Anita Senti, portavoce della polizia cantonale grigionese. E non sono stati segnalati dispersi nonostante ci fossero escursionisti sul posto che hanno trascorso la notte nel rifugio Tschierva del Club Alpino Svizzero (CAS). Il primo cittadino di Samedan ha spiegato che una frana di queste dimensioni è un evento estremamente raro e che un fatto simile era avvenuto nel 2017 a Bondo (sempre nei Grigioni).

Ora l'accesso ai rifugi Tschierva e Coaz è compromesso dalla caduta di massi. Anche i passaggi dal ghiacciaio della Tschierva al Pizzo Roseg, al Pizzo Scerscen e al Pizzo Aguagliouls sono stati coinvolti dalla frana.
Tra i problemi all'ordine del giorno, ora, vi è anche quello che a monte della frana possa crearsi un lago con lo scioglimento delle nevi e dei ghiacci e il comune di Samedan sta analizzando la situazione in collaborazione con l'Ufficio cantonale delle foreste e dei pericoli naturali.