L'Adige.it 25/08/2017 

Scoperto a oltre tremila metri un ghiacciaio sotterraneo

 


Eccezionale scoperta sulle Dolomiti di Braies da parte di un gruppo di tredici speleologi veneti composto da Matteo Burato, Lina Padovan, Angelo Roncolato e Giampaolo Visonà del Club Speleologico Proteo di Vicenza con i colleghi Martina Schiavinotto, Greta Guidi, Winder Alexander Gonzales, Federico Buia, Domenico Carletto, Luca Gandolfo, Cristiano Zoppello e Francesco Sauro del Gruppo Speleologico Padovano (foto di Francesco Sauro).

A quasi 3000 metri di quota, in un week-end di intensa attività esplorativa, gli speleologi si sono calati all’interno del «Pozzo di quota 2900» meglio conosciuto come El Cenote o Buco nell’Acqua sul «Piz dles due Forzeles», nei pressi di Cima Lavarella, nel cuore delle Dolomiti del parco naturale Fanes-Sennes-Braies.

La recente segnalazione sullo scioglimento del tappo di ghiaccio che impediva l’accesso all’abisso, si è rivelata vera ed il risultato è stato strabiliante. All’interno l’abisso è occupato da un maestoso ghiacciaio, il più potente di tutte le Alpi. All’imboccatura un laghetto effimero nascondeva alla vista la prosecuzione ipogea ma quando il bacino si è svuotato naturalmente, gli speleologi hanno avuto accesso ad un vasto sistema di pozzi e gallerie che si sviluppa al contatto fra ghiaccio e roccia e in alcuni punti, i più suggestivi, nel ghiaccio vivo.

La prima discesa di El Cenote risale all’estate del 1992 con successivi tentativi nel 2003 e 2005.
Ora il cambio climatico ha liberato la discesa: l’ambiente - spiegano gli speleologi - è impressionante, supera i cento -centoventi metri di lunghezza toccando i sessanta metri nel punto più largo ed i quaranta in quello più stretto, un enorme «rock glacier».

Il baratro, subito intitolato a Paolo Verico, indicativamente ha un volume pari a quasi un milione metri cubi. Impossibile stabilire lo spessore interno del ghiaccio, comunque si tratta senza alcun dubbio del più grande ghiacciaio interno esplorato sulle Alpi.