REDAZIONE. 10/09/2014 - "A Vetan, si può dire NO", il racconto di Alessandra e un commento di Stefano
"A Vetan, si può dire NO" è
l'intenso racconto che ci arriva da Milano, firmato da Alessandra
Panvini Rosati.
Difficile presentarlo in tre righe, più facile consigliare di
ritagliarsi un poco di tempo per avere l'opportunità di leggerlo
lentamente, entrare nella storia con discrezione, seguire i personaggi;
sono due soltanto, in fondo: l'autrice stessa e il pastore/contadino
Antonio.
Sullo sfondo la montagna e la vita stessa che, alle volte, può decidere
di noi senza possibilità di scelta.
Le foto che accompagnano il testo sono tutte di Alessandra che oltre ad
essere sensibile scrittrice è anche buona fotografa.
Semplice e lineare il
commento di Stefano Guglielmini, con una considerazione che può
sembrare disarmante e racchiude, senza ammetterlo, un desiderio: che la
montagna fosse più vicina e facilmente raggiungibile.
Desiderio di tanti che la apprezzano, ma per raggiungerla spesso, lontana
com'è, non è sufficiente amarla, serve anche una passione.