Anche senza dire niente ...

di Claudia Mattiauda


Discutiamo un po’ perché vogliamo fare due itinerari diversi.
Discutiamo, ma non litighiamo.
Io e Anna non litighiamo mai.
Non abbiamo mai litigato in tanti anni di amicizia.
Ma chi l’ha detto che per essere ancora più amici qualche volta bisogna litigare?
Sarà anche vero che dopo una bella litigata magari si è ancora più legati, ma noi lo siamo anche senza litigi. Senz’altro qualche volta non l’abbiamo pensata allo stesso modo, ma alla fine abbiamo sempre trovato l’accordo. Ora, io vorrei salire alla Cima Ovest di Finestra, è da ieri che ci penso.
Anna dice che non le sembra il caso, forse il sentiero è un po’ ripido... e poi non si vede bene da che parte salire. Sicuramente ha ragione, ma io vorrei provare.
Vai tu. - mi dice - Io ti aspetto qui.”
E si siede accanto al sentiero.
Sentiero... traccia di sentiero, quasi non si vede!
Ok.
Vado.
No, non vado.
Ma sì, vado.
Anzi, provo ad andare, casomai se vedo che si può fare, “Ti chiamo e vieni anche tu”.
Sono partita.
Comincio a salire un po’, per questa debole traccia di sentiero.
Ogni tanto mi volto, lei è sempre là seduta.
Non sono più tanto convinta neppure io, ma intanto continuo ad andare.
Scruto in su, dove ci dovrebbe essere la mia cima, ma non la vedo.
Il sentiero c’è e non c’è, non si capisce bene.
Forse lo vedo solo io!
Beh, però non sembra così ripido da qui sotto, però poi a scendere... e se scivolo, lì da sola che faccio?
E Anna là da sola che fa?
La vedo, è sempre là seduta, e intanto io mi allontano sempre di più...
Certo che sarebbe bello arrivare lassù, su 'sta Cima Ovest di Finestra!
Sì, ma esserci da sola... non so se mi
piacerebbe così tanto!
E poi la gioia di esserci... con chi la condivido?
No!
Siamo venute in questi posti per divertirci insieme, per fare qualcosa che appaghi
entrambe!
Da condividere, appunto!
Non per andarmene da sola su una cima che manco so se riesco a raggiungere!
E la mia compagna laggiù ad aspettarmi, magari pure in ansia che io possa cadere.
Ma che diavolo me ne frega di salire sulla Cima Ovest di Finestra?
Che sciocca sono stata!
Va beh, ho voluto provare, ma ora devo assolutamente tornare indietro.
Per colpa mia abbiamo già perso troppo tempo.
Per colpa mia che, lo ammetto, quando mi metto in testa una cosa... ho proprio la testa dura!
Ha ragione mio marito quando me lo dice!
La Cima Ovest di Finestra!
Ma quale Cima Ovest di Finestra del... cavolo?
Devo tornare immediatamente indietro, prima che sia troppo tardi.
Torno indietro, veloce ma non troppo, perché non vorrei scivolare e, cadendo rovinerei la nostra breve e bella vacanza.
Lei è sempre là, che guarda dove sono.
Arrivo... sono quasi da te... tra poco scegliamo insieme dove andare.
Ti giuro che non succederà più.
Glielo devo proprio dire, se no va a finire che non vuole più venire in montagna sola con me, e questo non me lo perdonerei proprio.
Sono arrivata.
Vorrei dirle qualcosa, scusarmi, ma non trovo più le parole.
Raccolgo il mio zaino che avevo lasciato lì e non dico niente.
Anche lei non dice niente.
O forse dice qualcosa, anch’io forse dico qualcosa... non mi ricordo più.
Ora andiamo in un bel posto, al laghetto del Praiet, è rimasta solo mezza giornata da trascorrere insieme, cerchiamo di godercela nel migliore dei modi, senza inutili eroismi, che non servirebbero proprio a nulla.
Anche senza dire niente, lei mi ha capito, e io ho capito lei!

Claudia Mattiauda
Tovo San Giacomo (Savona), 19 agosto 2012