Essenziale e superfluo

di Maurizio Caleffi
 

La nostra vita qui in Sorgazza dura ormai da sette anni.
Possiamo sicuramente dire che in questo periodo ne abbiamo viste di tutti i colori: i grandi afflussi turistici estivi, le impagabili giornate solitarie invernali, i caldi colori autunnali, i candidi paesaggi invernali, i furiosi temporali estivi, bufere di neve, valanghe, camosci, caprioli, aquile, ecc. ecc.
Tutte queste cose non fanno altro che convincerci che in fondo quello che abbiamo qui intorno è un patrimonio incredibile ed insostituibile della nostra attuale vita: colori, luci, ombre, rumori e silenzi sono la colonna sonora dei nostri giorni.
Tutti dicono che abbiamo avuto coraggio a lasciare tutto per venire a vivere quassù.
Onestamente a noi non sembra che sia stato così: abbiamo semplicemente fatto quello che ci sentivamo di fare in quel momento della nostra vita, consapevoli che era una buona occasione per provare, ma che poteva essere anche un flop.
Ci siamo fatti forza del nostro entusiasmo e di tutta quella passione che, ancora oggi, non ci ha abbandonato. In questi sette anni crediamo di esserci resi conto di molte cose e soprattutto crediamo di esserci avvicinati tanto all’aspetto essenziale di queste cose e anche allontanati da quello che quassù è diventato superfluo.
La nostra situazione di transito da una realtà tipicamente cittadina ad una decisamente più rurale, ha profondamente condizionato le nostre idee e convinzioni.
Così, come da una nuvola, da una brezza di vento o dalla direzione che prende un camoscio, riusciamo ad intuire che tempo farà, siamo diventati più attenti osservatori anche per quello che riguarda gli atteggiamenti delle persone che salgono quassù. Già a tal proposito sulla “vetrina” di
intraigiarùn avevamo scritto su alcuni di questi comportamenti. (Vedi il racconto “Compiti per le vacanze”).
Ora mi aspetto anche che qualcuno ci possa dire che, a forza di stare isolati qui in montagna, siamo diventati oramai critici oltre misura nei confronti dei così detti cittadini.
Forse è anche vero, ma crediamo che a volte possa far bene cambiare la prospettiva abituale da dove solitamente le cose vengono viste.
Un esempio fra tutti: all’ipermercato, mentre sei fra altre migliaia di persone per far la spesa, risulta sicuramente più difficile notare che molte di queste è al telefonino.
Mentre cammini nel bosco te ne accorgi subito se solo uno di questi aggeggi infernali incomincia a squillare… ma quale squillare!?
Oramai le suonerie sono state sostituite dai rumori più assortiti: dai motivetti musicali, alle imprecazioni di un militare incazzato, dallo scarico di un water, al rumore di un sonar… e così via!
Per non parlare della sms-mania: abbiamo visto persone che hanno rischiato seriamente di cadere inciampando sul sentiero, perché impegnati a digitare messaggi a chicchessia.
A volte lo stupore è reciproco ed inverso: spesso ci chiedono del collegamento internet, del telefono e quando gli rispondiamo che non abbiamo internet e nemmeno la linea telefonica ci guardano con gli occhi sbarrati chiedendoci: “…
ma come fate???”.
Altra cosa che lascia stupiti i nostri visitatori è la doccia: noi l’abbiamo, sia ben chiaro, ma all’esterno e, specialmente in inverno, ogni volta accendiamo una piccola stufa a legna per scaldare il locale.
Oramai ci siamo abituati anche ad uscire subito dopo la doccia, anche se fuori nevica, ed affrontare con l’accappatoio e le infradito, il breve tratto esterno che ci permette di rientrare in casa.
Proprio per questo ci siamo resi conto che per noi alcune cose, che in città sembrano scontate, qui non lo sono e che molte di quelle cittadine, qui diventano superflue.
Così per noi anche la tv è diventata superflua, nel senso che ci accompagna per brevi periodi della nostra vita quassù, sicuramente meno di quanto facesse prima.
In questo modo siamo diventati molto più selettivi e scegliamo meglio i programmi che guardiamo, non facendoci soffocare dalle valanghe di proposte dei palinsesti.
Sicuramente una delle migliori trasmissioni che ultimamente abbiamo voluto seguire è “Vieni Via con Me” con Fabio Fazio e Roberto Saviano che in sole poche puntate ci ha saputo far riflettere su tutte le malefatte dei nostri tempi.
Chiedendo umilmente scusa agli autori e conduttori di questo programma, anche noi ci sentiamo di fare un nostro personale elenco, perchè è un modo semplice, immediato, conciso di esprimere opinioni e giudizi.

Quello che è essenziale e quello che è superfluo:

• Essenziale è l’acqua e non la benzina: senza la prima non si vive e
   senza la seconda si può camminare.
• Essenziale è il fuoco perché è una delle prime scoperte dell’uomo, 
   permette di scaldarci, di cucinare e di illuminare.
• Superfluo é avere più di 22 o 23 gradi in casa.
• Superfluo è la parrucchiera.
• Superfluo è presentare la carta dei vini quando hai un buon vino
   bianco ed un buon vino rosso.
• Essenziale è essere padroni del nostro tempo e non esserne schiavi.
• Superfluo è avere la “Jacuzzi”.
• Essenziale è avere la nostra doccia calda, anche se è all’esterno.
• Essenziale è utilizzarla quando è essenziale e non esageratamente,
   perché l’acqua è preziosa (vedi primo punto).
• Essenziale è, se la doccia non va, lavarsi con la mastella davanti la
   stufa a legna… come si faceva una volta.
• Essenziale è, per noi, fare la legna per scaldarci.
• Superfluo è, per noi, il gasolio per scaldarci.
• Essenziale è saper fare il pane perchè il negozio più vicino è a dieci
  chilometri da qui.
• Essenziale è una candela se manca la luce.
• Superfluo è tenere l’orologio al polso.
• Superfluo è correre.
• Essenziale è camminare a lungo.
• Essenziali sono la motosega e lo spaccalegna se devi fare trecento
  quintali di legna all’anno.
• Essenziale sarebbero trattore e rimorchio per far legna, ma se non ci
   sono fai con il fuoristrada che diventa più che essenziale!
• Superfluo sono il SUV e i suoi duecento cavalli, se poi non sai fare a
   guidare e ti fai venire a prendere dal gestore della malga.
• Superfluo sono l’auto nuova o il SUV, se poi per arrivare quassù
   bastano le catene e una vecchia Panda.
• Superflue a volte anche le catene e la Panda: essenziali diventano
   un buon paio di gambe quando le valanghe ti bloccano la strada.
• Essenziale sono le catene e non le gomme termiche o il 4X4.
• Essenziale è l’Arva, non il telefonino!
• Essenziale, a volte, è accenderlo quando passi il “Boalon” con
   pericolo valanghe “4”.
• Superfluo e sbagliato è pensare che la tecnologia risolva tutto: non bisogna sempre trovare una scorciatoia per
   la soluzione di un problema.
• Essenziale è la testa, e non i muscoli.
• Superfluo è uno zaino da 70 litri per un paio di giorni in montagna.
• Essenziale è la parola d’ordine per avere zaini piccoli e leggeri.
• Superfluo è salire una cascata di ghiaccio.
• Essenziale è farlo il meglio possibile e, dopo venticinque anni, trovare
   la stessa passione.
• Superfluo è il GPS e il navigatore satellitare.
• Essenziale è avere sempre una cartina, una bussola e una pila nello
   zaino.
• Superfluo è il Gatorade.
• Essenziale è la borraccia con l’acqua (vedi primo punto).
• Superfluo è portare accappatoio, phon e infradito al rifugio: non c’è
   la doccia, un po’ di sudore non ha mai fatto male a nessuno e,
   forse…. rafforza le difese immunitarie!
• Essenziale è rinfrescarsi in un torrente.
• Superfluo e dannoso è farlo con il sapone!
• Essenziale e necessario è vivere decorosamente.
• Superfluo è accumulare ricchezze: quando finirà non serviranno a nulla.
• Essenziale è pensare e scegliere.
• Superfluo è non pensare e subire.
• Essenziali sono un buon libro e buona musica.
• Superflui sono la televisione e il computer.
• Superfluo è internet, se per sentire un amico non fai nemmeno una telefonata.
• Essenziale è il telefono o la radio.
• Superfluo è il telefono, quando non è un telefono (sms, foto, filmati, ipod, ipad e tutto il resto!)
• Essenziale è il caffè in una moka.
• Superfluo sono il caffè lungo, quello basso, quello macchiato, il
   macchiatone e (ma un po’ meno) quello corretto.
• Essenziale è quando ci si accontenta di quello che c’è.
• Superfluo è quando si chiede altro.
• Essenziale è concedersi una birra dopo una bella giornata in
   montagna.
• Superfluo è chiedere una Radler: è sicuramente il miglior modo di
   uccidere una buona birra.
• Essenziale è che si vedano film come “Terra Madre” di Ermanno Olmi.
• Essenziale, a volte, è fare un passo indietro.
• Superfluo è avere una carta di credito se ti accorgi che nel locale in
   cui sei non è possibile utilizzarla.
• Essenziale diventa avere sempre un po’ di contante a disposizione
   per evitare imbarazzo sia da parte vostra che
   da parte del gestore del rifugio.
• Essenziale è sprecare di meno.
• Superfluo è consumare di più.
• ESSENZIALE è che ognuno di noi si chieda…   

                                                     …cosa è SUPERFLUO e cosa è veramente ESSENZIALE?
                                                                                                           
                                                                                                           ...FATE LA VOSTRA SCELTA!


Maurizio Caleffi
Malga Sorgazza, anno 2011