Una giornata sulla neve: semplice e fortunata
di Gabriele Villa
Conoscere i luoghi è un grosso vantaggio perchè riesci a
programmare la tua giornata con più attendibilità.
A Pralongo sapevo di trovare la neve sugli alberi dopo la nevicata di due
giorni prima e in effetti già al parcheggio il "ricamo" richiamava, ma il
sole era solo lì, poi verso la casèra al Pian ci sarebbe stata l'ombra e la
temperatura era a -6°C lì sul piazzale e al sole. La mia faccia esprime la
perplessità, ma lo spettacolo era proprio all'ombra e bisognava prepararsi
al sacrificio.
Era uno spettacolo, perchè il pomeriggio del giorno
precedente era stato con il sole, ma non qui che è zona esposta a nord,
quindi eravamo nelle condizioni ideali per godere l'ambiente invernale nel
suo freddo splendore.
L'amico
Giovanni Mari in un commento alla foto mi ha scritto "sbatti i piedi e cammina, pian piano ti riscaldi".
In effetti lo avevamo fatto andando avanti per buon
chilometro poi, arrivat in una zona di sole pareva di essere in un altro mondo.
Siccome da lì in avanti sarebbe stata solo ombra, c'è stata una rapida
decisione e si è deciso di tornare all'auto perchè era ancora primo
pomeriggio e, spostandosi di appena dieci chilometri in auto avremmo
ritrovato il sole. Del freddo ci sarebbero rimaste le foto del bel ambiente
innevato.
Coi è un paesino incantevole, poco sopra Mareson di
Zoldo. Non sempre è facile trovare posto per l'auto, specialmente in inverno
dopo una nevicata recente quando le piazzole non sono pulite alla
perfezione, ma la fortuna quel giorno era con noi e il parcheggio era
proprio in paese, giusto giusto per la "Pandina".
Cento metri con le ciaspole in mano e poi, via in neve fresca con la traccia
da battere. Cosa volere di più?
Nessuna meta era prevista quel
pomeriggio, nessuna ambizione era in noi, solo il piacere della neve fresca
in cui affondare le ciaspole. la carezza del sole sulle guance, unico punto
scoperto del corpo, e la bassa Val di Zoldo da ammirare con gli Spiz di
Mezzodì e la bella piramide del Pramper.
Il sole era il nostro orologio, il suo tepore in diminuzione è stato il
segnale del momento in cui ritornare sui nostri passi e ritornare a Coi con
ancora la luce del sole e il tempo di pulire e riporre le ciaspole per
rientrare.
La giornata si sta concludendo con il tramontare del sole sul Pelmo che con la sua possente mole sovrasta l'abitato di Coi e troneggia sulla Val di Zoldo. Il Civetta che gli sta di fronte, a sera gli proietta la sua ombra, forse con un poco di invidia, così le creste sommitali si tingono degli ultimi raggi della giornata.
Ma è proprio una giornata fortunata e
così riesco a cogliere l'ultimo raggio di sole della giornata.
Un colpo di fortuna colto al volo entrando in un'area
privata di Mareson per non perdere l'attimo fuggente.
Dietro mi suona un'inquilina del caseggiato la quale con l'auto doveva entrare
proprio lì.
Mi sono spostato di due metri e ho preso la macchina fotografica e allora la
ragazza non si è arrabbiata perchè ha capito che volevo scattare
la foto e, dopo avere guardato in alto verso il Pelmo ha detto "è proprio
magnifico, vero?". Già!
Gabriele Villa
Una giornata sulla neve: semplice e fortunata
Val di Zoldo 7 gennaio 2022