Rifugio Galassi, tra passione e dedizione

di Francesco Abbruscato
a cura di Gabriele Villa


Di solito, gli alpinisti, escursionisti amanti della montagna, vengono a contatto con la struttura rifugio durante la stagione estiva. In realtà quei cento giorni o poco più, sono solo la punta dell'iceberg.

Il rifugio normalmente è collocato in un luogo impervio dove può svolgere la funzione di presidio e accoglienza, ma la sua collocazione non cambia a fine stagione. I gestori scendono a valle ma la struttura rimane in quel luogo particolare e bellissimo, che nel caso del nostro "Rifugio Galassi" si colloca tra un ghiacciaio che fa l'occhiolino alla cima dell'Antelao (secondo solo alla Marmolada) e una nordica Val d'Oten che manda il letargo il caldi raggi del sole fino ai primi di febbraio. Lassù quando nevica, nevica!

Inutile ricordare che il Rifugio Galassi è una caserma della Grande Guerra, per cui poco visibile dalla valle e con un tetto di circa 350 metri quasi piano. Moltiplicate 350 metri per 3 e otterrete i metri cubi neve, con relativo peso, che gravavano sulle travi del tetto.


Cortina d'Ampezzo ancora un po' assonnata, vista dall'elicottero


Sua Maestà l'Antelao


La "Bala" e le "Laste, dove sale la via normale


Il Pelmo, "el Caregòn del Doge" (ma solo per i veneziani...)


Quando l'uomo con l'elicottero se ne va, l'uomo con la pala inizia a scavare...

Cosa fa il buon gestore? Si arma di pala ed entusiasmo.

Un'altra fantastica giornata dedicata al nostro Rifugio.


Notizie rifugio
Il rifugio Pietro Galassi (2018 m. s.l.m.) è una caratteristica massiccia costruzione in pietra posta sul versante orientale della Forcella Piccola, tra le balze del Monte Antelao e le alte pareti dello Scotter e dei Bastioni, in vista delle Marmarole che fan da sfondo alla Val d'Oten.
Gestito direttamente dalla Sezione di Mestre del CAI, attraverso i suoi volenterosi soci, dotato di sala per uso didattico con attrezzatura che rende possibili conferenze e corsi naturalistici (proiettore, lavagna luminosa, ecc.), costituisce la base d'appoggio preferita per la salita all'Antelao.
È punto tappa per chi percorre le Alte Vie delle Dolomiti n° 4 e n° 5.


Note di Francesco Abbruscato (Presidente del CAI di Mestre)        Su richiesta della redazione di intraigiarùn

Ciao Gabriele, ti scrivo dalle pagine di Marina. Domenica è stata una gran giornata, a riconferma del miglior spirito che ci anima da cinquant'anni su al Galassi. Siamo dovuti salire su al rifugio per controllare gli impianti e soprattutto il peso delle neve che gravava sul tetto del rifugio. E' stata una emozione vedere il rifugio coperto dalla neve. Comunque la cosa bella era che oltre ai gruppo dei "veci" veterani erano presenti i rispettivi figli. Con me c'era Jacopo, assieme a Silvio Zanatta, Filippo. Poi c'erano Marco e Leonardo figli di Claudio Tramontini.

Un ideale passaggio di consegne alla nuova generazione. Questa forse è l'essenza di questa esperienza. Trasmettere l'importanza di avere una passione. Di coltivarla, alimentarla, dedicarci del tempo delle domeniche in cui potresti fare altro. Domenica siamo stati tutti bene, anche se stanchi. Abbiamo fatto una bella cosa, per il rifugio, per la montagna e per gli ospiti che la prossima stagione passeranno a trovarci.
Penso che sarà proprio bello incontrarsi al rifugio, dobbiamo organizzarla. A presto.


Francesco Abbruscato
A cura di Gabriele Villa
Rifugio Galassi, tra passione e dedizione
Rif. Galassi. Domenica 13 dicembre 2020