Risveglio in Val Civetta

di Claudio Pra


La bianca coperta invernale sta ormai per essere riposta in un virtuale armadio in Val Civetta.
Nonostante la presenza di parecchi nevai l’estate è alle porte e trascina con se contrasti e colori.
Ho voluto dare il buongiorno a quello splendido angolo di Dolomiti Agordine nella giornata del 5 giugno, salendo di buon mattino ai 2.403 metri della Cima Coldai Est, elevazione facilmente raggiungibile dai pressi del Rifugio Adolfo Sonino al Coldai.

Dalla sua cima si apre uno splendido ed ampio panorama, che offre soprattutto un'incantevole vista sulla Valle che scivola lungo la parete nord ovest del Civetta e sul sottostante laghetto verde smeraldo del Coldai. Successivamente sono sceso al laghetto, contornandolo e avviandomi verso la Forcella di Col Negro.

Ma l’obiettivo non era il valico che immette sui lunghi ghiaioni che portano verso il Rifugio Tissi passando proprio sotto la “parete delle pareti”, ma un'elevazione che se vista da Alleghe assume un suo profilo, ma che dai suoi pressi pare quasi insignificante, tanto è vero che è completamente snobbata dagli escursionisti.
Sto parlando del Col Negro di Coldai, 2.248 metri di quota. Lo si raggiunge lasciando il sentiero CAI 560 (Alta Via numero 1) poco prima del valico, scendendo per un centinaio di metri e alzandosi poi in direzione di un facile canalino che immette sui prati sovrastanti.

Arrivare lassù costa solo una ventina di minuti di fatica, ma assicura la più bella visione ravvicinata del Monte Civetta, migliore di quella già notevole offerta dal Rifugio Tissi.

Dalla parte opposta la vista si apre invece verso Alleghe e il suo lago.
Inoltre, pur distando due passi dall’affollatissimo sentiero 560, ci si troverà quasi sicuramente in splendida solitudine. Lo consiglio caldamente.

Claudio Pra
Alleghe, venerdì 5 giugno 2015