Pulizie di primavera ai Sassi di Castelnuovo Euganeo

di Gabriele Villa


Non c'è molto da raccontare se non che, viste le ottime previsioni meteorologiche, giovedì 12 marzo, mi sono preso una giornata di vacanza "introspettiva" e me ne sono andato ai Colli Euganei, più precisamente ai Sassi di Castelnuovo, quella che è stata la "nostra" vecchia palestrina di arrampicata per trent'anni.

Per "nostra", intendo dire del CAI Ferrara e per "introspettiva" voglio significare che, quando si sceglie di stare una giornata da soli, è anche perchè ci si vuole prendere una pausa, uscire dalle abitudini quotidiane, avere tempo per riordinare le idee, raccontarsela un po', magari anche faticare a tagliare rovi, a rastrellare foglie rinsecchite, a vangare il pungitopo là dove diventa invadente, a bruscare muschio secco.

La mia compagnia sono stati due seghetti, una forbice da potatore, un paio di guanti da lavoro, una spazzola metallica, un rastrello e un vanghetto; la giornata di sole, la temperatura mite e un venticello leggero che ha soffiato solo a tratti, hanno fatto il resto, rendendo lo scorrere delle ore piacevole e rilassante.

  Colli Euganei - Lato sud Sasso 1 - Zona sotto la Magilla (prima e dopo)

Il lavoro di pulizia dei Sassi era una consuetudine annuale ai tempi in cui i corsi di alpinismo e roccia della Sezione venivano svolti su quelle rocce rugose, abitudine che ho mantenuto perchè ad arrampicare su quelle rocce ci sono sempre tornato e ancora ci torno, con gli amici, in giornate in cui si ha poco tempo a disposizione, o poca voglia di fare ore di auto, o anche quando si vuole stare tranquilli senza troppa confusione intorno.

Da fare ce n'è tanto perchè intorno cresce la robinia, il pungitopo, rovi spinosi di tutte le dimensioni, anche l'edera, oltre alle erbe ed altre pianticelle, piccoli e grandi "nemici" che crescono in silenzio e che sembrano avere ingaggiato una lotta con le rocce, quasi a volerle nascondere e fagocitare in un involucro di verde e di spine. 

  Colli Euganei - Lato sud Sasso 2 - La rampetta della zona "Banana" (prima e dopo)

Quando si arriva sul posto, dopo la lunga pausa invernale e ai primi segni che annunciano la primavera, magari gli alberi non hanno ancora messo le foglie, ma i "succhioni" di rovo si sono già allungati prendendo linfa dalle radici nascoste nel terreno o cresciute tra le fessure delle rocce. Poi ci sono le foglie dei castagni che fanno un tappeto spesso e marrone, le erbe che crescono a zolle disordinate e in mezzo gli spini che spuntano subdoli e pronti a crescere a velocità impressionante dopo la prima pioggia.


Colli Euganei - Lato sud Sasso 2 - Le roccette a destra della zona "Banana"

Bisogna allora non farsi prendere dalla foga, "battezzare" la prima zona da pulire e iniziare, scegliere lo strumento o anche un combinato di strumenti da alternare e iniziare con calma guadagnando spazio metro dopo metro.
A dire il vero, quasi sempre mi faccio prendere la mano e, alla fine, li tiro davvero "a lucido", ma è bello vedere anche intorno alle rocce i sentieri in ordine, oltre alle rocce libere dai rovi e dal muschio.
In questa giornata mi ero portato anche le scarpette da arrampicata, ma ad arrampicare non ho nemmeno pensato e ho lavorato alla pulizia per cinque ore "nette".

Rientrando ho fotografato fiori, violette soprattutto, interi cuscini a colorare il sottobosco.
Sono rientrato in città oramai all'imbrunire dopo una giornata trascorsa in perfetta solitudine.
Anzi no. Un incontro l'ho fatto.
Uno solo, con la mia ombra.

Gabriele Villa
Sassi di Castelnuovo, 12 marzo 2015