Il nuovo sentiero intorno al Zimòn

di Francesco Pompoli


Da quando Maurizio e Carla si sono trasferiti a Malga Sorgazza ho consumato le suole su e giù per i ruvidi sentieri di granito di Cima d’Asta, a piedi, di corsa, con gli sci, i ramponi e le piccozze!
Quest’anno una piacevole novità ha arricchito i numerosi itinerari che si possono inventare intorno a questa montagna, ed io non potevo perdere l’occasione di percorrere il nuovo sentiero dalla vernice ancora bagnata ed i blocchi ancora un po’ instabili!
Domenica 21 settembre, una delle rarissime giornate di sole di questa estate ormai conclusa, siamo in Sorgazza con le scarpe da trail ai piedi e decidiamo di esplorare il nuovo anello intorno al Zimòn (nome con il quale i locali chiamano Cima d’Asta).

Partiamo per le otto, siamo in quattro e saliamo rapidamente alla teleferica ed al rifugio Brentari.

Da qui io e Fabio saliamo per il canalone e la cresta Ovest fino alla cima, inondata di sole e con uno splendido panorama a 360 gradi.

C’è folla in vetta, ieri sera il rifugio era affollato e stamattina in molti hanno approfittato della giornata per salirla.
Scendiamo velocemente per la via normale e raggiungiamo Enrico ed Alessandra che nel frattempo hanno salito la Forzelèta e raggiunto il bivio sotto la cima.

Da qui il giro del Zimòn segue il pre-esistente sentiero del Col del Vento, fino alla omonima forcella, restando in quota in splendido ambiente piuttosto isolato.
In forcella inizia il nuovo sentiero, che invece di proseguire in cresta verso il rifugio Refavaie scende in direzione Ovest un ripido canalone portandosi sul versante nord di Cima d’Asta.

In breve si raggiunge lo splendido Lago del Bus, ancora pieno di iceberg di neve e rivestito da una pellicola di ghiaccio. Qui il sole splende per poche ore al giorno, coperto dalla sagoma di Cima d’Asta, ma le rocce lisciate ed il panorama sui Lagorai sono splendidi ed invitano ad una sosta per prendere qualche minuto di sole.

A questo punto il sentiero riprende a salire per raggiungere la forcella de Medo e scendere successivamente nel vallone del Coronon, percorso d’inverno dagli sciatori in cerca di emozioni nello stretto canale che porta verso la Val Socede; nuova breve risalita alla forcella del Coronon e traverso in quota fino a forcella Socede, dove il nuovo sentiero si riconnette alla rete di sentieri già conosciuta.

Da qui si raggiunge il rifugio Brentari in dieci minuti; noi ci dividiamo, io salgo verso la cima e la ferrata Gabrielli, per raggiungere forcella Magna e poi Sorgazza, mentre Ale, Fabio ed Enrico scendono al Brentari e poi dalla Campagnassa. Qualche raggio di sole tra le nubi e la cucina di Carla ancora aperta ci accolgono per festeggiare la fantastica giornata.

Molto bello e interessante questo nuovo itinerario, che si può percorrere tranquillamente dormendo al rifugio Brentari oppure, con un po’ di sprint, anche direttamente da malga Sorgazza.
Complimenti a chi ha ideato e costruito questo nuovo sentiero, in tempi di riduzione delle spese e problemi sulla manutenzione dei sentieri esistenti.

Francesco Pompoli
Giro Cima d'Asta, domenica 21 settembre 2014