a "Perchè c'è chi imbratta arbitrariamente la montagna con la vernice?"
di Alessandra Panvini Rosati
Sono molto
d'accordo con quanto ho letto nel breve articolo.
A volte mi trovo su sentieri cosi ossessivamente segnati, da portarmi a
pensare che, chi ha messo così tanti segni bianchi e rossi, non debba
avere un'alta stima di chi passerà dopo.
È anche bello perdersi, cercare, rinunciare e ritrovare o magari aiutare
in prima persona coloro che passeranno dopo, semplicemente costruendo un
ometto.
Cosa che mi è proprio capitato di fare, due settimane fa, sopra ad un
semi sconosciuto Pizzo Fornalino!