Finalmente riesco a scriverti per
il famoso "grillone verdicchio"...
Con il fatto che sono sempre via, e dei problemi di posta, non
sono mai riuscita prima...
Ti riporto qui sotto la risposta
della mia cara amica Francesca.
Non ho trovato sul sito l'articolo
della vostra ricognizione... magari ho guardato male...
Peccato che non sia stata fatta la gita al Corno alle Scale...
ma ho l'impressione che l'Appennino non venga molto
apprezzato....
Per gustarsi l'Appennino forse ci vuole tempo e capacità di
cogliere i particolari e i saperi di chi lo abita...
Forse solo chi è curioso e si prende il tempo può capirne lo
spirito e apprezzarne i profili, meno attraenti delle nostre
Alpi... ma non meno emozionanti.
Un abbraccio
Valeria
Si tratta di una cavalletta (femmina) della famiglia
Tettigoniidae.
Purtroppo la foto è di sbieco e l'ovopositore si vede poco.
Potrebbe essere un Polysarcus denticauda (in tal caso è
molto grande, fra i 3 e i 4,5 cm), oppure un Poecilimon, ma
propenderei per la prima ipotesi.
Ciao
Francesca Tami