a "Incontro con Lucio
Calderone, il galantuomo"
di Claudio Faimali
L'anno scorso, a Punta Penia, Gabriele mi fece leggere una bozza
(alquanto approssimativa) dell'intervista, e mi conquistò
immediatamente il termine che ha usato: galantuomo.
Gli
dissi allora, e confermo adesso, che è il termine che più mi appare
appropriato per definire una persona di grande spessore, di
un'indiscussa integrità morale e di grande affetto ( ...complicità e
condivisione... ) verso tutti coloro che lo circondano.
E' un termine desueto al punto giusto, né troppo, né troppo poco:
una parola di cui si sta quasi perdendo la memoria, proprio come
stiamo perdendo le tracce di persone come il Lucio.
Grazie Lucio e grazie Intraigiarùn (Gabriele) per
avercelo fatto vedere.