a "La teoria delle fragole" di Massimo Anile
di Roberto Avanzini
Bellissimo
il racconto di Massimo Anile.
Niente effetti speciali, niente luoghi comuni, solo scrittura che corre e
si sofferma dove è necessario.
Un racconto che mi ha preso e colpito, perché ognuno di noi dovrebbe
avere un posto dove i ricordi sono materia reale, dove il tempo si ferma e
dove, “anche se si sa che farà male”, bisogna almeno una volta
ritornare.
Per sentirsi vivi.