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Alp Wars "Nel ghiaccio fino al collo"
Testo di Leonardo Caselli, foto di Sandro Vitali
Nel
solito posto alla solita ora di un insolito ferragosto. Arrivai
all'appuntamento un po' in anticipo. Dopo due sigarette arrivò Tony Nel.
A ruota Che Se Natika e dopo la terza sigaretta arrivarono Bibì (senza
Bibò), una maestrina con uno zaino pieno di guanti ed infine il grande
maestro Joda. Chiedemmo
immediatamente a Bibì perchè non c'era Bibò. Rispose che non poteva
venire perché a Bibò neve e ghiaccio provocano forti ed improvvisi
attacchi di dissenteria acuta (deve essere un'epidemia). Visti
gli ultimi avvenimenti vissuti su altri monti ho pensato che era meglio
così, non si sa mai. E
Ben Jamin. Anche lui non c'è? No
non viene perchè pensa che non sia in "condizioni". Non
è in condizioni? Come mai, sta male? Non
lui cretino, il Vaio of the Colors. Dice che a ferragosto non si va a fare
il Vaio of the Colors, ma si va al mare a tirarsi i gavettoni. Immediatamente
Bibì diede una chiara dimostrazione che in fondo ad ogni uomo c'è sempre
un bambino. "Evviva,
andiamo anche noi a tirarci i gavettoni al mare". Per
farlo stare zitto gli consigliai una nota agenzia viaggi che avrebbe fatto
al caso suo. Poi,
al mare! Sono tornato da lì apposta per andare sul Vaio of the Colors. Però...
Che Se Natika in costume..... Meglio
non pensarci. Sai quante sigarette. Piuttosto,
non è che rischiamo di essere attaccati da....... No,
no, sono tutti in ferie. In
ferie! E dove sono andati? Sono
andati alle Maldive. Alle
Maldive? Si
sono tutti là. Alcuni giocano a beach voley con il neurone di Fra Cinti (è
ancora la), altri armati di secchiello e paletta stanno cercando di
costruire una falesia con la sabbia, ma quando arrivano agli strapiombi
gli cade sempre giù tutto. Allora
si può andare tranquilli? Si.
si, andiamo. Dopo
essere passati a recuperare il Comandante Mark sul suo pianeta natale
nella vicina provincia di RO digus ci avviammo verso Great Field
da dove parte il sentiero che porta all'attacco del Vaio of the Colors. Dopo
esserci preparati ci incamminammo ed ancora sul tratto di strada asfaltata
una big car nera ci passò di fianco. L'immediato
commento di Bibì fu bilingue, la prima parola nella sua lingua madre, il
resto in italiano. "Soccmel
con questa si cucca alla grande". Con
grande stupore notammo che alla guida di questa big car nera c'era una
nostra vecchia conoscenza. Il
mitico Sander Lander che evidentemente non aveva capito che per cuccare
con quella macchina era meglio se andava a Rimini. Dovete sapere che Sander Lander è un profondo conoscitore delle little Dolomiti. Se dovessi perdermi da quelle parti e potessi scegliere tra un GPS e Sander Lander, opterei sicuramente per lui, anche se il GPS è sicuramente meno timido. I modelli più evoluti parlano anche. Gli
chiedemmo immediatamente se voleva venire con noi a salire il Vaio of
the Colors. La
prima decisa risposta fu:"ma...., non saprei, però....a
ferragosto". Noi
ovviamente insistemmo. La
seconda convintissima risposta fu:"Va beh...., quanto tempo ho per
prepararmi?" La
risposta del grande maestro Joda fu:"Se piccozza e ramponi con te
hai, già pronto tu sei". Iniziammo
a percorrere il sentiero che porta all'attacco del Vaio of the Colors
con ancora un ragionevole dubbio. "a ferragosto ci saranno ancora
il ghiaccio e la neve?" Arrivati
all'attacco, ogni dubbio fu presto fugato. Una bella lingua di neve,
iniziava qualche decina di metri sopra l'attacco della via e si perdeva
alla vista man mano che si saliva con gli occhi. "Bene
direi che possiamo iniziare a mettere i ramponi". Immediatamente
Bibì, Tony Nel e il comandante Mark capirono perché i ramponi con
"aggancio rapido" si chiamano così. Dopo
qualche tempo la riuscita di questa prima impresa provocò gioia ed esultanza.
Nel
frattempo il resto della comitiva aveva già risalito una parte del
canale, accorgendosi che dopo poche centinaia di metri la neve terminava
lasciando il posto a ghiaioni e salti rocciosi. "E
adesso chi lo dice che dovranno toglierli subito". "Metti
il rampone, togli il rampone, rimetti il rampone. Grande esperienza per
loro questa è" disse
il grande maestro Joda. Anche
loro furono evidentemente dello stesso parere, perchè immediatamente
iniziarono a ringraziarlo in varie lingue. "cat'
iena un càncar...., che te vegna un colpo...., soccmel ac do maron......
ecc." (tre
province in un colpo solo) Terminati
ringraziamenti riprendemmo la salita non proprio su ghiaccio.
Giunti
a circa metà del percorso ci fermammo per una pausa ristoratrice. La maestrina, iniziato il censimento dei guanti che popolavano il suo zaino si accorse che ne mancavano un paio. Li aveva dimenticati praticamente
all'attacco del Vaio of the Colors. Il
suo viso si fece presto buio e triste. Il
grande maestro Joda vedendola in quelle condizioni si impietosì e disse: "a
recuperare i guanti io vado. Voi qui attendete." E
con pochi agili balzi, incredibili data la sua veneranda età, scomparve
alla nostra vista. Nell'attesa
noi consumammo il consueto pranzo a base di carboidrati e zuccheri. Vedendo
che i miei carboidrati erano un po' spompati, Che Se Natika mi offrì uno
dei suoi panini al prosciutto, marca "Big Bubble". Dopo
dieci minuti mi chiese se ne volevo un altro. La ringraziai e le dissi di
tenerlo per la prossima volta perché stavo ancora masticando il primo
morso del primo panino. Dopo
poco il grande maestro Joda ritornò vincitore. Aveva ritrovato i guanti
perduti. Indescrivibile
la gioia della Maestrina che premiò il grande maestro Joda con un bel
bacio sulla guancia. La
matematica non è mai stata il mio forte, ma subito feci un rapido calcolo
mentale: "paio
di guanti sta a bacio sulla guancia come giacca in goretex nuova sta a
xxx". Chiesi
quindi a Che Se Natika: "Non
è che hai dimenticato all'attacco del Vaio la tua giacca in goretex nuova
e se non la hai dimenticata, posso buttarla giù io legata ad un sasso e
poi andarla a riprendere?" La
risposta che seguì confermò che la matematica non è ancora il mio
forte. Terminata
questa allegra parentesi, in diversi cominciammo a chiederci: "ma
la neve e il ghiaccio dove sono?" Il
grande maestro Joda rispose: "Voi
il ghiaccio non vedete perché la forza non usate. Ora
un esperimento noi fare. Gli
occhi voi chiusi terrete. Le cose negative abbandonare voi dovete e con
l'aiuto della forza, ghiaccio e neve appariranno. La
maestrina fu la prima: Joda:
"Cosa tu vedi?" Maestrina:
"Vedo....una grande cascata di ghiaccio..... formata da cinque
grandi candele che sembrano.... cinque dita..... una mano.... no, no.....
è un guanto..... è una cascata a forma di guanto.... bellissima."
Joda:
"Bene. ora tu Bibì." Bibì:
"Vedo.... un ghiacciaio.... un grande ghiacciaio." Joda:
"Qualcuno sul ghiacciaio tu vedi?" Bibì:
"Si... c'é qualcuno.... è solo uno... anzi.... una.... E'.....è
Che Se Natika in costume da bagno...." Tutti
i presenti di sesso maschile: "Voglio vedere anch'io..... Voglio
vedere anch'io....."
Una
ramponata sugli stinchi lo riportò immediatamente alla realtà.
Joda:
"Guay Col Fum, Ora a te tocca." Guay
Col Fum: "Vedo.... un grande pullman.... pieno di gente..." Joda:
"Un pullman? Forse in montagna lui và. Pieno di alpinisti lui è. Guay
Col Fum: "Ma... non sembrano proprio alpinisti... hanno tutti
secchiello e paletta..... anzi.... non è un pullman..... è....
Aiuto..... una nave da crociera..... in mezzo al mare..... e... nooooo....
sta andando alle Maldive...... Aiutoooooo.... svegliatemiiiiii....."
Ramponata
sugli stinchi.
Guay
Col Fum: "Grazie mille per la ramponata sugli stinchi.... e poi...
su quella nave mi davano da mangiare in continuazione... e io
ingrassavo...ingrassavo e pensavo, dopo non riuscirò più a fare il
7c."
Che
Se Natika: "La matematica non è proprio il tuo forte."
Joda:
"Forse provandoci tutti insieme, la mente dal lato oscuro libera
noi avremo."
Ed
immediatamente, come per magia, ci ritrovammo circondati da ghiacciai e
seracchi che iniziammo a salire da ogni parte Ad
un certo punto la mia mente era talmente libera che mi ritrovai nel vero
senso della parola "con il ghiaccio fino al collo". Ripresa
la salita e usciti dal Vaio, dopo una breve pausa, si doveva decidere
quale sentiero di discesa prendere. Decidemmo
di affidarci a "GPS" Sander Lander che ovviamente scelse il sentiero più
"panoramico". Effettivamente
il panorama era molto "bello" e ci ricordava con nostalgia
quelle giornate di novembre a Ferrara, quando è possibile passare di
fronte al castello Estense senza accorgersene perché è coperto da una
coltre impenetrabile di nebbia. Lui
guidava il gruppo e immedesimatosi nella parte del GPS, ogni tanto
pronunciava frasi del tipo: "bip...
a cinquanta metri svoltare a destra" oppure "bip... all'incrocio
svoltare a sinistra".
Che
dire. Un bel ferragosto sul Vaio of the colors nelle Little
Dolomiti conclusosi con questa frase del grande maestro Joda: "dalle
cose negative la mente liberato avete, e il ghiaccio apparso è". Anche
se non definirei Che Se Natika in costume da bagno una cosa negativa....
Comunque..... se lo ha detto il grande maestro Joda.... Che
la forza sia con voi.
Guay Col Fum
Ovviamente
ogni riferimento a cose, persone, panini, pullman navi da crociera,
secchielli e palette è puramente casuale.
Ringraziamenti: A
Bibò per non essere venuto con noi. A
GPS Sander Lander, per le belle foto e per averci fatto godere di un
panorama veramente "bello" A
Che Se Natika, per avermi prestato la sua bella macchina fotografica con
la quale ho sicuramente scattato delle belle foto che dopo tre mesi, non
ho ancora visto. Al
fornaio di Che Se Natika, per gli ottimi panini. Al
panino, che ogni tanto torna a trovarmi. Al
Vaio of the Colors, per i suoi ghiacci perenni. Alla
mia professoressa di matematica, per quello che ha dovuto sopportare. Consigli: Al
Capitano della nave. Forse
è meglio cambiare rotta. PS:
Il neurone di Fra Cinti non n'è può più di stare alle Maldive a giocare a beach volley. Se qualcuno dovesse passare di là, gli dia un passaggio per tornare a casa. Se passate di là e vedete una falesia, lasciate perdere. Per Che Se Natika: scherzavo, il tuo panino era buonissimo. Lo ho anche consigliato al mio gommista. Nella foto non ero caduto in un crepaccio e non è un fotomontaggio. Se
non lo aveste capito, io non ho mai fatto il 7c e probabilmente non lo farò mai.
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